martedì 2 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento

Ecco come due calze spaiate sono finite appese ad una scala.
Stavo per andare a comprarlo al Lidl, il Calendario dell'Avvento dico, quello classico con finestrelle e cioccolata. Perchè in fondo sono una alla vecchia maniera e lo Spirito Natalizio entra in me solo dall'Otto Dicembre in avanti. Faccio fatica davvero a sopportare tutto quel Natale distribuito a manate già dal sedici di Ottobre. Anzi, ne avevo già la nausea io, di lucine e festoni. Ma al Calendario non si rinuncia.
Proprio no.

Perchè?
Semplice.

Perchè  c'è una cosa, sopra tutte le altre, in cui tutti i bambini sanno essere maestri. Loro sanno da sempre, e ce la possono insegnare senza tanti giri di parole, una verità che qualche volta da grandi si dimentica.

Che è molto più divertente essere felici tutti i giorni per piccole cose piuttosto che un giorno all'anno per un regalo da scartare.

Comunque, il trenta di novembre sono cascata dal pero. Non avevo ancora un Calendario.
POI HO PENSATO CHE LE COSE PIÙ SEMPLICI SONO SEMPRE LE MIGLIORI.

Fortuna che c'è mia cugina.
Voi ce l'avete una cugina che abita in Norvegia e che vi ha portato due paia di Uglycc durante la sua ultima visita? Perchè io sì e come recita lo slogan le Uglycc sono "probably the best wool socks ever made" e in più diciamocelo, il motivo "Marius" tipico norvegese fa tanto tanto Natale.

Quindi ecco lì le calze, appese alla scala con due mollette di legno tra le palline "vintage" di alberi vecchi quarant'anni e i fiocchi di neve ancora da pitturare fatti con i bastoncini dei ghiaccioli (che uno d'estate li tiene tutti perchè si sa che prima o poi a qualcosa servono no?!)

Fatto da me, con più amore che mai e solo con roba trovata per casa nel momento del bisogno.
Ogni giorno loro ci troveranno un cartoncino con la data e un disegnino da colorare (e poi da appendere ancora alla suddetta scala). E anche una sorpresina in fondo in fondo alla calza che potrà essere caramella, cioccolata, frutta secca... e qualcos'altro che mi verrà in mente strada facendo.

Il primo e il secondo sono già andati. E vedere i loro occhi illuminarsi per quei piccoli tesori è stato commovente. Talmente contagioso da prenderci gusto: piccole gioie quotidiane da cercare almeno una volta al giorno per ventiquattro giorni. Più Natale di così!








P.S. Le altre due calze sono nel cassetto, pronte per essere riaccoppiate il giorno di Natale!

2 commenti:

  1. Le piccole gioie quotidiane... quante volte ce ne dimentichiamo! Che bella la tua scala e chissà come saranno felici quei due bimbi ogni mattina. Ti mando un abbraccio. Giorgia

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    1. sì, devo dire che ne sono tanto felici, specialmente quando li lascio mangiare il lecca lecca alle otto come stamattina!! Grazie Giorgia, un abbraccio a te.

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