Non mi chiedete come sono finita a fare quello che faccio.
Perchè gira e rigira non lo sò nemmeno io.
Diciamo che più o meno dal primo pastello che ho preso in mano a due anni e mezzo ho intuito che l'arte avrebbe in qualche modo fatto parte della mia vita. Da lì in poi ho valutato diverse opzioni. A sei anni volevo fare il pittore, a sette la fumettista, a otto la stilista di moda o la writer con le bombolette sui muri di San Diego, a dodici la critica d'arte, a quindici l'illustratrice naturalistica col cappello di paglia, a venti l'imbianchina col furgone, l'intercalatore di cartoni animati, la falsaria, a venticinque la grafica, l'architetto, vetrinista, illustratrice anatomica, arredatrice d'interni. L'altro giorno mi è balenata l'idea di imparare a dipingere la ceramica e le uova di struzzo.
Ho demolito alcune ispirazioni sul nascere, alcune strade le ho abbandonate dopo pochi tentativi, altre hanno abbandonato me, ma bene o male, a parte una deviazione intorno ai dieci anni in cui diventare suora cuoca era la priorità, ho sempre girato intorno a colori e pennelli.
Ma ancora adesso, che di anni ne ho parecchi e faccio anche un pò ridere, se mi chiedete che cosa voglio fare da grande, vi risponderò sempre e comunque : l'illustratrice per l'infanzia.
Non sono stata perseverante e quello che era il mio sogno non ho mai neanche provato a realizzarlo, è ancora lì, nel cassetto che se la ride beatamente alla faccia mia.
Perchè si sà, gli eventi ti trascinano e ti sbatacchiano di quà e di là e la vita ti porta un pò dove vuole lei facendoti perdere la tramontana ogni volta che ne ha l'occasione. Forse non sarei stata comunque abbastanza brava, però ogni volta che si può ne approfitto per tornare al primo amore.
Questa volta l'occasione è stata il regalo per il battesimo di R. e un pensiero per la cameretta sua e della sua sorellina A. Sono due pannelli di 30x30cm, pittura a olio. "Fratello pirata" e "Sorella sirena". Cosa ne pensate?
lunedì 23 giugno 2014
venerdì 20 giugno 2014
Evasione del venerdì : Daily Painters - Carol Marine
Ma è di già venerdì? Questa volta proprio non mi sono accorta che la settimana stava finendo, ho fatto e disfatto mille cose, troppo presa dagli eventi. Credo che ad un certo punto il tempo si sia messo a correre più veloce del previsto proprio mentre mi stavo rosicchiando un ghiacciolo alla menta... ma magari è solo una mia impressione...
Lo scorso venerdì ho parlato dei Daily Painters (in questo post), oggi continuo su questa strada mostrandovi i lavori di un'altra pittrice da una tela al giorno.
Carol Marine: Dipinge nature morte con pennellate decise e essenziali, avreste mai pensato che quattro lampadine potessero fare un quadro così bello?
Ma credo che questa artista dia il meglio di sè nelle rappresentazioni della quotidianità: lei prende fotografie semplicissime di gente normale (a volte anche fotografie che la maggior parte di noi definirebbe "brutte") e ne fa capolavori. Scene ordinarie diventano la scusa per cercare la bellezza anche laddove sembra impossibile trovarne.
Ovviamente è una blogger (come quasi tutti i daily painters, ve l'avevo detto? no, forse non ve l'avevo detto...) e dal 5 ottobre del 2006 ha fatto e poi postato un quadro ogni giorno. Fate voi i conti.
* Gessoboard = sono tele preparate a gesso montate su pannelli di legno o cartone
* l'unità di misura indicata con "in" stà per "inch", pollice. 1in= 2,54cm quindi tutti o quasi questi quadri misurano circa 15x15 cm.
* Il pesce l'ho volutamente inserito nei ritratti, perchè, voi l'avreste catalogato come "natura morta"?
Lo scorso venerdì ho parlato dei Daily Painters (in questo post), oggi continuo su questa strada mostrandovi i lavori di un'altra pittrice da una tela al giorno.
Carol Marine: Dipinge nature morte con pennellate decise e essenziali, avreste mai pensato che quattro lampadine potessero fare un quadro così bello?
Ma credo che questa artista dia il meglio di sè nelle rappresentazioni della quotidianità: lei prende fotografie semplicissime di gente normale (a volte anche fotografie che la maggior parte di noi definirebbe "brutte") e ne fa capolavori. Scene ordinarie diventano la scusa per cercare la bellezza anche laddove sembra impossibile trovarne.
Ovviamente è una blogger (come quasi tutti i daily painters, ve l'avevo detto? no, forse non ve l'avevo detto...) e dal 5 ottobre del 2006 ha fatto e poi postato un quadro ogni giorno. Fate voi i conti.
ends chopped off - oil on gessoboard - 6x6 in |
glass on glass and flowers - oil on gessoboard - 6x6 in |
|
bottle buddies - oil on gessoboard - 6x6 in |
afternoon apples - oil on gessoboard - 6x6 in |
the golden bowl - oil on gessoboard - 6x6 in |
pitcher perfect - oil on gessoboard - 6x6 in |
bulb bits - oil on gessoboard - 6x6 in |
too cool for school - oil on gessoboard - 6x6 in |
bring your own bag - oil on gessoboard - 6x6 in |
wading in the light - oil on gessoboard - 6x6 in |
digging holes - oil on gessoboard - 6x6 in |
hanging over the rails - oil on gessoboard - 5x7 in |
blue suit - oil on gessoboard - 6x6 in |
diaper but - oil on gessoboard - 6x6 in |
wiggly walk - oil on gessoboard - 6x6 in |
bag lady - oil on gessoboard - 5x7 in |
staying dry - oil on gessoboard - 6x6 in |
gripping - oil on gessoboard - 6x6 in |
stripey boy - oil on gessoboard - 6x6 in |
central park people - oil on gessoboard - 5x7 in |
mr grumpy face - oil on gessoboard - 5x7 in |
* l'unità di misura indicata con "in" stà per "inch", pollice. 1in= 2,54cm quindi tutti o quasi questi quadri misurano circa 15x15 cm.
* Il pesce l'ho volutamente inserito nei ritratti, perchè, voi l'avreste catalogato come "natura morta"?
venerdì 13 giugno 2014
Evasione del venerdì : Daily Painters - Angela Moulton
Esistono persone con una tale padronanza dei mezzi artistici che con quattro pennellate decise riescono a tirarti fuori un capolavoro dal nulla.
Ma come funzionerà? Prima si acquista una tale determinazione e poi si può diventare Daily Painter oppure prima si diventa Daily Painter e man mano questa sicurezza cresce dentro di te? Non lo so, prima o poi ci proverò a seguire le loro orme, intanto godetevi la prima di una lunga lista mentre io mi alleno con i cerotti...
Non è il mio caso.
Ma un pò li invidio quelli che ci riescono e ovviamente li ammiro moltissimo. Così come ammiro chi con uno strappo deciso riesce a togliersi il cerotto senza fare una piega, zac, nessuna esitazione, via, fatto.
Allora, oggi per l'evasione del venerdì non vi propongo un quadro, non un artista, ma bensì un intero movimento artistico che stà prendendo piede soprattutto negli States: loro sono i Daily Painters, ovvero, pittori che sfornano un quadro al giorno. O meglio, ci mettono solo un giorno a fare un quadro, forse anche meno. Ma ben fatto e con un certo pregio, che son tutti buoni a produrre una crosta senza valore alcuno in una manciata di ore.
Ovviamente le dimensioni sono ridotte, piccole perle di una bellezza unica che vanno dai dieci ai venti centimetri di grandezza.
Sapete qual'è la cosa che più mi attira in questo genere? La serenità. Guardate che sicurezza in quelle pennellate e allo stesso tempo guardate che aria serena nelle fotografie che ritraggono gli autori. Sicurezza e serenità in loro stessi, nel loro lavoro, nella loro vita, nella loro arte.
Ma un pò li invidio quelli che ci riescono e ovviamente li ammiro moltissimo. Così come ammiro chi con uno strappo deciso riesce a togliersi il cerotto senza fare una piega, zac, nessuna esitazione, via, fatto.
Allora, oggi per l'evasione del venerdì non vi propongo un quadro, non un artista, ma bensì un intero movimento artistico che stà prendendo piede soprattutto negli States: loro sono i Daily Painters, ovvero, pittori che sfornano un quadro al giorno. O meglio, ci mettono solo un giorno a fare un quadro, forse anche meno. Ma ben fatto e con un certo pregio, che son tutti buoni a produrre una crosta senza valore alcuno in una manciata di ore.
Ovviamente le dimensioni sono ridotte, piccole perle di una bellezza unica che vanno dai dieci ai venti centimetri di grandezza.
Sapete qual'è la cosa che più mi attira in questo genere? La serenità. Guardate che sicurezza in quelle pennellate e allo stesso tempo guardate che aria serena nelle fotografie che ritraggono gli autori. Sicurezza e serenità in loro stessi, nel loro lavoro, nella loro vita, nella loro arte.
Ma come funzionerà? Prima si acquista una tale determinazione e poi si può diventare Daily Painter oppure prima si diventa Daily Painter e man mano questa sicurezza cresce dentro di te? Non lo so, prima o poi ci proverò a seguire le loro orme, intanto godetevi la prima di una lunga lista mentre io mi alleno con i cerotti...
Angela Moulton: di lei amo il cromatismo, l'utilizzo della spatola come fosse un pennello (...o del un pennello come fosse una spatola??) e la pittura materica: i suoi soggetti sono modellati direttamente sulla tela, senza la minima esitazione. Mi sembra di sentire il cinguettio di questi uccellini...
martedì 10 giugno 2014
Vetro e Verde - Glass & Green
Ecco un altro capitolo da chiudere prima della fine della stagione Artitudinaria (leggi : pausa estiva per asili chiusi ), il quadro "fai tu", di cui vi ho già parlato qui e poi qui.
Devo ammettere che, nonostante i miei dubbi iniziali, mi sono divertita molto a dipingerlo, è stato un pò un gioco: non dover seguire un progetto, nè copiare una fotografia o esaudire un desiderio. Niente di tutto questo, solo pittura. Forse è stato addirittura terapeutico poter sfogare liberamente la mia vena creativa.
Non so se esserne soddisfatta o meno, avrei dovuto immaginarlo che non sarebbe mai e poi mai venuto come mi ero prefissata.
Perchè non prendetemi per pazza, ma la la magia è proprio questa, che ad un certo punto ogni dipinto inizia a vivere di vita propria e decide lui come e quando deve essere finito.
Lui si dichiara finito così e allora per me va bene.
Lo intitolerò "Vetro e verde". No, non c'è nessun motivo particolare per cui mi piace questo titolo, se non il fatto che in inglese si traduce "Glass and Green" e in entrambe le lingue le iniziali delle due parole coincidono.
Che vi devo dire, il caldo inizia a darmi alla testa...
ecco il dipinto...
2014 Vetro e verde , olio su tela 40x50cm |
...un particolare...
...e i suoi riflessi...
domenica 8 giugno 2014
Cherry happiness
Premetto che questo post l'ho scritto e cancellato innumerevoli volte. L'ho ripreso, filtrato, allungato, tagliato, compresso, disintegrato e riscritto di nuovo da capo. Perchè l'argomento è delicato e ce ne sarebbe da scrivere per chilometri. Così ho deciso di tenermi sul sintetico e di arrivare subito al sodo, senza troppi giri di parole.
Perchè la felicità dei bambini è una cosa molto seria e va trattata con il giusto garbo.
Quanto essere permissivi? E in quale misura essere rigidi? Quante volte al giorno possiamo dire di No affinchè la negazione sia produttiva? Quanti pacchetti di figurine pelosine di PeppaPig possiamo comprare alla volta senza che ciò diventi un pegno dovuto? Quale sia la giusta linea da seguire è un bel mistero. Tutti hanno detto la loro, ma proprio tutti, psicologi, pediatri, pedagogisti, maestre, tate da televisione. Da perdersi veramente, ma può essere che la strada giusta sia una serena via di mezzo?
Io credo che il nostro compito fondamentale non sia quello di farli felici, i nostri figli.
Penso che il nostro sacrosanto dovere sia dare loro gli strumenti per cercarsela da soli questa felicità, mostrare loro dove e come trovarla. Caramella più caramella meno.
Loro partono avvantaggiati, si sà, ma sono esseri umani e, tante volte grazie all'esempio che diamo loro,diventano esigenti. E' una faccenda delicata, preservare l'innata predisposizione dei bambini allo stupore, alla meraviglia, alla felicità.
Perchè la felicità dei bambini è una cosa molto seria e va trattata con il giusto garbo.
Quanto essere permissivi? E in quale misura essere rigidi? Quante volte al giorno possiamo dire di No affinchè la negazione sia produttiva? Quanti pacchetti di figurine pelosine di PeppaPig possiamo comprare alla volta senza che ciò diventi un pegno dovuto? Quale sia la giusta linea da seguire è un bel mistero. Tutti hanno detto la loro, ma proprio tutti, psicologi, pediatri, pedagogisti, maestre, tate da televisione. Da perdersi veramente, ma può essere che la strada giusta sia una serena via di mezzo?
Io credo che il nostro compito fondamentale non sia quello di farli felici, i nostri figli.
Penso che il nostro sacrosanto dovere sia dare loro gli strumenti per cercarsela da soli questa felicità, mostrare loro dove e come trovarla. Caramella più caramella meno.
Loro partono avvantaggiati, si sà, ma sono esseri umani e, tante volte grazie all'esempio che diamo loro,diventano esigenti. E' una faccenda delicata, preservare l'innata predisposizione dei bambini allo stupore, alla meraviglia, alla felicità.
E allora li ho portati a raccoglier ciliegie.
E' stata dura convincere Leonardo a venire, perchè a quattroanniemezzoquasicinque, si capisce, aveva il suo bel da fare a casa con gormiti, pokemon, superman e spiderman proprio quella mattina lì. Ma con una spintarella ce lo siamo portati dietro e da lì in poi gioia pura.
Felicità nel partire di casa con stivali ai piedini e un cesto vuoto... felicità nel camminare in mezzo ad un prato per mano con mamma e papà, felicità nel raccogliere frutti maturi dai rami carichi di un albero, felicità nell'assaggio libero e nell'arrampicamento selvaggio.
Che poi al pomeriggio la cuginetta Camilla festeggiava il compleanno e noi abbiamo improvvisato un dono speciale con cartoncino colorato e un bel fiocco.
Ho mostrato ai miei figli che un pensiero fatto con il cuore e con del tempo prezioso è il regalo più bello che si possa fare, che le cose semplici sono sempre le migliori, che la felicità si può trovare anche nel prato dietro casa, che a volte si è più contenti di farlo un regalo, piuttosto che riceverlo.
Non lo so se loro l'hanno capito. Non so se ne faranno tesoro. E comunque è finita allo stesso modo di sempre: che le ciliegie poi ce le siamo mangiate, e che buone che erano!
giovedì 5 giugno 2014
"Cinzano" finito!
Giugno. E' il mese in cui finiscono le scuole e si devono tirare le somme, in cui si corre a ragion veduta per poter poi tirare un bel sospiro di sollievo, con i piedi scalzi e le chiappe al sole (e scusate il francesismo, ma quando ci vuole ci vuole!).
Anche io ho intenzione di chiudere ciò che avevo lasciato in sospeso per godermi la pausa estiva senza dover pensare ai recuperi di settembre (... ma esiste ancora? si rimandano ancora le materie a settembre? facciamo finta di sì...).
Ecco finita la riproduzione di Gruau per cui vi ho massacrato di post nel mese di maggio.. e siccome Silvia, la legittima proprietaria, deve aspettare la completa asciugatura per poterlo portare a casa, ho deciso di "provarlo" sulla parete della mia cucina, cosa ne pensate?
riproduzione di manifesto pubblicitario "Cinzano" - Renè Gruau - 80x100x7cm, olio su tela |
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domenica 1 giugno 2014
Coperte sorelle: Granny & Elmer
Sera dopo sera e punto dopo punto, da brava apina operosa, compongo questi quadratini per le mie coperte sorelle. Se ancora non sapete la storia potete andare a leggerla qui .
E' un lavoro di calma e pazienza che non ha fretta di essere finito , conto di fare 108 piastrelle per ognuna delle coperte e sono appena a 30 quindi il cammino è ancora lungo e ho davanti a me ancora ore e ore di meditazione uncinettosa.
Il filato è un 100% acrilico lavorato con un uncinetto n° 3,5.
Il bianco e il grigio chiaro sono filati Stylecraft Special DK e li ho acquistati da Masons in grande quantità. Sia la qualità che il prezzo sono ottimi, quello che sbilancia un pò sono i costi di spedizione dall'Inghilterra.
Tutti gli altri colori (bellissimi e imbattibili sia come tinte che come qualità') sono filati "Annell" e arrivano dallo shop online di Ilaria nota come Idainteriorlifestyle, di cui ormai mi ritengo affezionata cliente! Fateci un giro, è qui e ne vale la pena davvero.
I quadretti per la coperta di Carlotta sono semplici Granny Square a cinque giri, di cui l'ultimo rigorosamente bianco per dare uno sfondo compatto e per unire le piastrelline in ordine casuale strada facendo.
I quadretti per la coperta di Leonardo sono "Solid Granny square" o "Elmer Square", sempre cinque giri di cui l'ultimo di un color grigio silver. In questo caso, visto che i colori sono più contrastanti, unirò alla fine tutti i pezzi per avere il tempo di comporre un disegno equilibrato con le varie piastrelle.
Così diverse ma con così tante cose in comune, proprio come i loro piccoli destinatari, che ne dite?
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