mercoledì 26 febbraio 2014

pannelli in mdf

La tela bianca ha un sempre un fascino tutto suo, il quadro su tela è un classico, ma non sempre è il supporto ideale sul quale dipingere. Io preferisco, per determinati soggetti, i pannelli di legno o simili. Di solito uso il medium density, più comunemente noto come mdf, mi faccio tagliare dal falegname i pannelli su misura e li preparo per la decorazione. Una volta pronti si possono utilizzare come supporti per pittura, ma anche per altre tecniche decorative perchè sono versatili, economici e sono veramente resistenti.


  1. pannelli in mdf 20x20x1cm
  2. cosa occorre: pennello, rullo a spugna , carta vetro, fondo acrilico (quello che ho usato io "Aquafil UCIC" è specifico, altrimenti va bene una cementite all'acqua o un'idropittura murale.
  3. per prima cosa una bella passata di carta vetrata per smussare gli spigoli e togliere le imperfezioni.
  4. miscelo la vernice di fondo con acqua, il risultato deve essere "cremoso" nè troppo denso, nè troppo liquido. una volta ottenuta la miscela si procede a dipingere tutta la superficie velocemente anche se in modo irregolare.
  5. quando la vernice è ancora fresca passiamo il rullo a spugna su tutta la superficie. L'effetto è gessato e non si vedranno segni di pennello.
  6. stesso procedimento: con il pennello diamo una passata grossolana sui bordi.
  7. passiamo il rullo anche sui bordi e lasciamo asciugare. FINITO. Meglio dare una seconda mano ed eventualmente anche una terza in modo da ottenere una superficie omogenea.
  8. ecco il risultato finale, pannelli perfetti, pronti per essere dipinti.
Una volta decisa la destinazione del nostro pannello possiamo decidere di forarlo nella parte posteriore per poterlo appendere ad un chiodo al muro, possiamo fare un foro passante e appenderlo con un cordino, oppure semplicemente possiamo decidere di lasciarlo così!



lunedì 24 febbraio 2014

Mammitudine

L'essere donna già è difficile di suo. Un giorno sei accumulatrice compulsiva e il giorno dopo vuoi liberarti del superfluo, la mattina hai la luna storta e vuoi solo sguazzare nel tuo caos e la sera torna il sorriso e diventi miss precisina. Avrei milioni di esempi, di incoerenze, di cambiamenti repentini e di lunatismi. Siamo così un pò tutte credo, sempre sulla scia di un'onda pronte a buttarci dal lato più rischiso, perennemente sul filo di un rasoio a cercare di non cascare dalle nuvole ma tenendo i piedi per terra.
Ecco. Se l'essere donna, per chi di più e per chi di meno, significa anche questo, il diventare mamma implica reazioni ancora più violente. Non so come esprimere il concetto e benchè l'italiano sia una lingua che non mi ha mai tradito non trovo una parola che sia in grado di definirne il significato perciò la chiamerò Mammitudine. Non è la maternità, quella, con gioie e dolori è l'essere madre in sè, con tutti i vincoli affettivi che questa condizione comporta. La mammitudine è un'altra storia: è un modo di esistere, ma anche un'abitudine consolidata, una predisposizione, un'inclinazione.
Diventi mamma e cambi. Cambi fisicamente per le trasformazioni del tuo corpo e dei lineamenti del tuo volto, cambiano le tue espressioni perchè cambiano i tuoi sentimenti e il modo in cui li percepisci. Cambia persino il tuo modo di vivere perchè è cambiato il modo in cui la vita la vedi. E' una magia o forse solamente una serie di reazioni chimiche, ma non puoi vedere i tuoi figli come individui singoli se non li hai prima visti come prolungamenti infiniti di te. I tuoi occhi diventano mille perchè ti si impone il bisogno di vedere non solo più con i tuoi ma anche con quelli dei tuoi bambini e quando fai una cosa, una qualsiasi cosa, la fai pensando alle possibili interazioni che questa azione avrà su di loro, che si tratti di girare la frittata piuttosto che di attraversare la Manica a nuoto.
La mammitudine è l'essere mamma più tutto il bagaglio che si porta dietro. Così come ogni mamma si porta dietro la borsa con i cambi, i pannolini, le merende, i ciucci e i pupazzi ogni qualvolta esce di casa, così porterà con sè la propria mammitudine in ogni contesto di vita quotidiana: nel lavoro, nei passatempi, nella vita di coppia e in quella famigliare, alla riunione del lunedì mattina piuttosto che al pranzo della domenica.
Va da sè che per tutte quelle donne che hanno un'attività creativa come passatempo, come passione o come mestiere, la mammitudine assuma una valenza ancora maggiore perchè maggiore è la fetta di sè che devono mettere in quello che fanno.
E' ormonale, non ci puoi fare nulla. Io per esempio per fare un banalissimo esempio, quando è nato Leonardo ho sprecato l'azzurro in tutte le sue sfumature, mentre nell'attesa di Carlotta riuscivo a disegnare solo più coniglietti bianchi con gli occhi a cuore. Ma non sono l'unico esempio e ne vedo tutti i giorni di mamme che devono precisare di esserlo per giustificare delle scelte che altrimenti non saprebbero spiegare.
Anche in questo stà la bellezza del mondo e anche se a volte mi sale un pò di nostalgia per quello che ero prima sono grata alla mia mammitudine perchè la considero una parte imprescindibile della mia persona, l'acqua fresca a cui si dissetano il mio corpo, la mia anima e i miei pennelli. Così è come la vedo io, per voi è lo stesso?

Leonardo olio su tela 30x30cm

venerdì 21 febbraio 2014

Il Gufo saggio

2014 - Il Gufo  70x100cm olio e foglia d'oro su tela 

Mr Gufo è finito. Me lo ha detto lui che è finito, con quei suoi occhi enigmatici. Perchè se fosse stato per me io andavo avanti all'infinito, avrei continuato a rifinire piuma per piuma... sicuramente avrei finito per rovinarlo. Che ci posso fare, sono una precisina. Non nella vita, ma nella pittura sì, solo in quello riesco a metterci un pò di pazienza.
Il gufo questa volta mi ha fermato, perchè se fossi andata oltre avrei perso la freschezza, l'immediatezza e la verve dell'immagine così come la volevo io. La buona riuscita di un dipinto può stare nel disegno oppure nel materiale che si usa, altre volte nel soggetto, altre ancora nella storia che ha da raccontare. Certe volte, semplicemente, stà nel sapersi fermare al momento giusto.

mercoledì 19 febbraio 2014

Il paradiso del pittore


Cinque anni fa sono stata negli USA in luna di miele... Gran Canyon, parchi Nazionali, Las Vegas, bistecche, spiagge mozzafiato. Tutto bello, bellissimo, ne conserverò per sempre un ricordo speciale. Ma la vera scoperta è stata a San Diego, nel cuore di little Italy, tra ristoranti a tema e gallerie d'arte ho trovato questo paradiso del pittore, il Blick, uno store di articoli per belle arti, una fonte di ispirazione infinita per gli appassionati del genere. Purtroppo in Italia non esiste ancora e le spedizioni internazionali sono care, ma un giretto online è d'obbligo!
All'epoca ho comprato poche cose, (non avrei potuto farci stare di più in una valigia già piena di suo) tra cui alcune pannelli telati che ho tenuto come fossero oro per ben 4 anni! Poi mi sono decisa e ho dipinto questi due... vi piacciono?

albero rosso olio e foglia d'oro su tela - 20,5x20,5cm

campagna dorata olio e foglia d'oro su tela - 20,5x20,5cm

lunedì 17 febbraio 2014

pareti dipinte

Questa primavera non si scappa.. i muri di casa hanno bisogno di una rinfrescata! E siccome alla primavera manca un tiro di schioppo sto architettando un piano strategico per svicolare dal bianco assoluto, sogno proibito di Fabio, mio marito, razionale, animo sensibile e pratico e soprattutto...colui che dovrà fare il duro lavoro di ridipingere settanta metri quadri di appartamento!
Voglio accontentarlo. In fondo lui in questi anni ha ceduto al viola, all'aragosta, al color tortora, all'oro, al giallo senape, al blu carta da zucchero, al verde salvia, addirittura al rosa antico e così ho deciso: cucina a parte che candida toglierebbe l'appetito, casa mia avrà le pareti bianche! A una condizione... una parete sarà mia, quella grande dietro al divano. Sto concentrando le mie energie su quella parete e a zonzo per il web ho già trovato degli spunti interessanti...







1.2.3.4.  56



sabato 15 febbraio 2014

divagazione numero uno

ho cercato tanto prima di trovare un hobby sostenibile. Sostenibile nel senso che per me doveva soddisfare certi requisiti e cioè che non mi annoiasse, che durasse più di un tiramisù e che potesse essere applicabile alla pigrizia serale, quella che ti tiene appiccicata al divano anche se ti scappa la pipì da un'ora.
Allora, intanto sfatiamo un mito: non è vero che chi ha una certa inclinazione artistica debba per forza avere una predisposizione innata per le attività manuali! Ma chi l'ha detto? Io per esempio so dipingere bene sulla tela, riesco addirittura a fare una copia perfetta della Gioconda se mi impegno***, ma mai che riesca una volta a darmi lo smalto alle unghie al primo tentativo,  o a rifare il letto senza pieghe nelle lenzuola oppure a ricamare le iniziali dei bambini a punto croce sui bavaglini per l'asilo senza che dietro si formi un groviglio di fili. E chi può sapere se Monet era in grado di rammendarsi un calzino o se Dalì riusciva a non fare afflosciare le meringhe.. Insomma, tante persone mi dicono eeeehhh, ma tu c'hai la mano... ma quale mano e mano, io so fare bei disastri come tutti, perchè ci vuole pratica, studio e allenamento per riuscire in ogni cosa, se la cosa ti piace parecchio allora sei avantaggiato! Poi ci sono dei casi in cui proprio non puoi farci niente perchè cause di forza maggiore ti impediscono di riuscire in un determinato ambito.. il cake design mi piaceva tanto, ma dopo due, tre, quattro volte che addentavo il cake prima di aver finito il design ho dovuto rinunciare.. anche lo scrapbooking mi sembrava una buona alternativa, ma con le forbici in mano divento una folle che fa i coriandoli per il carnevale e quindi anche qui niente.
L'uncinetto, anzi, il crochet per farla un pò più chic... ecco la mia strada. Da quando ho iniziato non ho più saputo smettere, ogni sera dopo aver messo a nanna i bimbi allungo le gambe sul divano e mi metto a crocchettare, mi rilassa, mi appaga e siccome faccio solo coperte mi scalda anche man mano che il lavoro procede.. e in più riesco a tenere un occhio sul film che guarda Fabio che fare solo una cosa per volta mi dà l'impressione di perdere tempo!
Da brava autodidatta ho imparato tutto su internet  tra blog di appassionate e tutorial su youtube e ci credete? Ho dovuto finire la terza coperta prima di capire che quella che credevo la maglia alta in realtà è un punto ibrido inesistente... sembra una mezza maglia alta ma non lo è.. però il risultato mi piace lo stesso!
E con il materiale avanzato ci ho fatto anche un cuscino!





*il filato è un acrilico : Stylecraft Special DK , io ho preso lo special pack: una confezione contenente 17 gomitoli da 100gr. in colori  assortiti suggerito da Lucy e che potete trovare in vendita qui 
*ho utilizzato un uncinetto n. 3,5
*Spiegazione: 
  • Avviare 220 catenelle
  • La prima maglia si lavora nella quarta catenella dall'uncinetto.
  • Filo sull'uncinetto e inserirlo nella catenella
  • Estrarre il filo e NON RICARICARE il filo sull'uncinetto
  • Far passare il filo attraverso la prima maglia sull'uncinetto, poi caricare il filo sull'uncinetto. 
  • Far passare il filo attraverso le ultime 2 maglie sull'uncinetto. 
  • Si è così completata la prima maglia ibrida ( se qualcuno sapesse di che punto si tratta è pregato di farmelo sapere, grazie!).
  •  Lavorare le successive maglie ripetendo il procedimento. 
  • Continuare in questo modo lavorando una maglia in ogni catenella fino alla fine della riga, 3 catenelle voltare. 
  • Iniziare dalla prima maglia della prima riga e continuare lavorando le successive maglie  puntando l'uncinetto nelle corrispondenti maglie  della prima riga. 
  • Lavorare l'ultima maglia alta della riga puntando l'uncinetto alla sommità delle 3 catenelle d'inizio della riga precedente.
*Lavorare 6 giri per ogni colore. In totale sono 34 righe, ogni colore è ripetuto due volte.

***come potete vedere sulla Gioconda non stavo scherzando!!
2008-copia di "la MonnaLisa" tributo aLeonardo da Vinci . olio su tavola 53x77cm

venerdì 14 febbraio 2014

Rosso San Valentino

Oggi mi dedico alla cornice per il paesaggio con papaveri .. Ho già accennato qui che è un quadro destinato ad una cucina e ho già anche detto che solitamente per le cucine prediligo altri soggetti: preferirei vedere un peperone gigante, un grappolo di pomodori ciliegini, un quadretto vintage che mi riporta all'infanzia. Ma è bello così, è bello che ognuno nelle pareti di casa sua apra le finestre sui mondi che vorrebbe vedere mentre si prepara il caffè la mattina.. in questo caso una ventata di aria fresca in un soleggiato pomeriggio di giugno immerso in un rigoglioso campo di papaveri. 
Ma dove ero rimasta.. ah ecco, la cornice.. 
Mmmmm.. mi raccomando, quando tinteggiate le pareti di casa, sempre tenere un barattolino di colore da parte, non si sa mai, potrebbe sempre servire per qualche ritocchino.. o per una cornice. Ecco, la signora in questione ha una cucina moderna e il colore che ha scelto per le pareti (solo due, tutta la cucina sarebbe troppo pesante!) è questo prepotentissimo, sublime, rosso pomodoro, una meraviglia. La cornice me la sono fatta fare su misura dal falegname, un pennello della misura giusta, un rullo di spugna per non dover carteggiare alla fine, un paio di mani di vernice e voilà, ecco il risultato. Nono mi sono fatta mancare una mano di vernice trasparente protettiva, che oltre a proteggere il colore dà all'insieme un'aspetto brillante ma satinato e non lucido.. perfetta! 




Campo di papaveri con cornice rossa -olio su tela- 30x60cm

 Non potevo resistere al richiamo del rosso... ricordiamoci che oggi è San Valentino, il giorno degli innamorati  e siccome questo colore è una festa per gli occhi ho pensato a un'augurio speciale per il mio maritino...




mercoledì 12 febbraio 2014

certi giorni

Certi giorni il pensiero del tempo che scorre proprio non mi lascia vivere tranquilla. E' più forte di me, mi sale sulla schiena e stà lì per ore nella sua pigrizia, giorni, a volte settimane, a guardare la mia vita che va. Vivo nella consapevolezza di avere tanto di quello che ognuno di noi spera di avere nella vita, una famiglia speciale, un'esistenza serena, un tetto sulla testa e molto più di una pagnotta nella dispensa. E quando mi sembra che la sinfonia sia completa mi assale la paura di una nota stonata. Alzi la mano chi non l'ha mai avuta.
Poi un pensiero, ieri sera. Mentre rincorrevo la mie piccole pesti che giocavano a nascondino cercando di evitare che andassero a sbernoccolare le testoline contro lo spigolo della credenza ho avuto un'illuminazione. Ecco, è in un momento di quotidianità che rimani fulminata dalla straordinaria bellezza di una scena ordinaria.. in quel momento la tua mente e i tuoi occhi fotografano bene l'immagine che hai davanti, il tuo naso e le tue orecchie cercano di stamparsi nella memoria le sensazioni che stanno provando e tu non puoi fare altro che sperare con tutto il cuore che il tempo si fermi lì, in quell'attimo di felicità. Ah, ma allora esiste, è quella la felicità? Poi ti riprendi e ricominci a vigilare sull'incolumità delle creature... Che fare.. assaporare quell'istante di eternità, fotografarlo, dipingerlo, gustarlo, scriverlo. E poi... dimenticarlo, archiviarlo in un cassetto di ricordi felici e andare avanti per non tornare indietro. Ecco, questo è stato uno di quegli attimi, un pomeriggio di ottobre all'uscita di scuola...

L'uscita di scuola 2013 , olio su tela , 20,5x20,5 cm



martedì 11 febbraio 2014

Mr. Gufo

Mister Gufo sta piano piano prendendo forma...




















































































Intanto oggi sono riuscita anche a dare gli ultimi ritocchi ad un quadro iniziato tempo fa, un classico paesaggio con campo di papaveri. La persona che me lo ha commissionato ha intenzione di appenderlo in cucina, personalmente in cucina prediligo soggetti diversi, ma in questo caso credo che la cornice farà la differenza.. aspettare per credere!!

lunedì 10 febbraio 2014

nuovo inizio

eccomi. Finalmente... pronti, partenza, via! Dopo molti tentennamenti, dopo tira e molla e poi di nuovo tira e poi di nuovo molla, ho deciso di iniziare a scrivere, anzi, di iniziare a pubblicare quello che scrivo! eh sì perche a scrivere non mi ci vuole mica tanto, a cancellare ancora meno.. e così per una settimana ho fatto la Penelope della situazione, scrivendo di giorno e cancellando di notte... sono un'indecisa cronica, a volte arrivo a pensare fino a duecento alternative per il colore delle pareti di casa e poi.. le lascio bianche!!! E così la mia testa ha generato centinaia di post e di nuovi inizi , mettendo in chiaro chi sono, cosa faccio e le motivazioni di un blog, tutti andati perduti! Un minuto fa l'illuminazione: Puoi PENSARE quanto vuoi, ma se non FAI nessuno capirà chi SEI! Ecco. L'ho detto veramente, non l'ho solo pensato. 
Sì, certo, lo stereotipo classico vuole che gli artisti veri vivano di ispirazione, ma io non mi ritengo un'artista, solo una che ha una certa padronanza di certi strumenti e che fa un mestiere creativo. Servirebbe un piano tariffario flat per l'ispirazione, in modo da averla garantita almeno in certe fasce orarie, ma mi sono già informata, non esistono abbonamenti simili... ci si arrangia con quel che c'è sperando che poi gli occhi esigenti apprezzino.
Il mio mestiere è dipingere, le chiacchiere mi vengono altrettanto bene,anche se a volte se stessi zitta e mi esprimessi con il pennello forse sarebbe meglio! Questo Blog vuole cercare di riordinarmi le idee, troppe e confuse, per permettermi di amare e condividere quello che faccio, per promuovere il piacere del FARE senza pensarci troppo e per raccontare il tortuoso percorso delle mie non-ispirazioni!

Il gufo

questo è il quadro a cui sto lavorando in questi giorni, il Gufo. I pareri sono contrastanti, porta-fortuna o porta-jella? A me personalmente da quella volta che me ne sono trovato uno di fronte le cose sono andate sempre bene .. E' un olio su tela con inserti in foglia d'oro. misure:100x70cm.