giovedì 25 giugno 2015

Di maestra ce n'è una sola...

Quando ti scegli un marito prendi il pacchetto completo a occhi chiusi, sperando che ti giri pulita anche con la suocera.
Quando scegli l'asilo per tuo figlio è un pò la stessa cosa... e speri che la maestra sia all'altezza delle aspettative.
Perchè di mamma ce n'è una sola e su questo non si discute.
Ma la maestra è tutta un'altra storia.

E' molto difficile per una mamma pensare di mettere il proprio figlio in mano ad una petfetta estranea. La vorresti come e più di te, ma allo stesso tempo pensi di dover allenare lo spirito di indipendenza della creatura che dovrà pur imparare a relazionarsi con persone diverse. E per quanto coraggiosa ti faccia sentire questo ultimo pensiero, non lo sarai mai abbastanza da crederci davvero fino in fondo.

C'è un motivo alla base della definizione di scuola "materna". Altrimenti si sarebbe chiamato "parcheggio per bambini" o "pit-stop per mamme".

La maestra della scuola materna deve avere una marcia in più. Deve saper prendere tuo figlio nel modo giusto, accompagnarlo per mano a salutare la mamma dalla finestra. Deve saper cogliere le sfumature, perchè certe volte l'euforia di un bimbo è stanchezza, la rabbia è tristezza, le lacrime sono fame e le corse felicità. Deve fare questo e molto altro per una trentina di bambini al giorno. Per un numero esagerato di giorni all'anno. Ogni giorno con un gran sorriso. Deve improvvisarsi psicologa, infermiera, cuoca, fatina dei denti. A volte persino centometrista.

Deve essere un supereroe, non ci piove.

E le maestre del nostro asilo sì, che sono dei supereroi.

Per Leonardo finisce un percorso di tre anni che grazie a loro è stato sereno, produttivo, meraviglioso. I primi ricordi di cui avrà memoria saranno pensieri felici accompagnati dalla presenza di Superman, di CapitanAmerica , ma anche di Daniela, Simona e Cristina.
Ecco perchè insieme alle mamme degli altri "grandi" abbiamo deciso di fare un dono speciale alle maestre, un ringraziamento per aver amato così tanto il loro lavoro e i nostri bambini.

I dipinti sono "decopanels" realizzati ad olio su tavole di mdf, 20x20 o 30x30 , 14mm di spessore. Con dedica sul retro  e pacchetto regalo ovviamente!

Non so se qualcuno ha mai capito quale sia il vero motivo, ma da che mondo è mondo alle maestre si regalano mele rosse...





Le tre rose invece sono il nostro grazie (nel linguaggio dei fiori la rosa rosa è sinonimo appunto di gratidudine) alle tre aiutanti: la cuoca Claudia, l'assistente scolastica Nadia e la vice-supereroina Cristina





Personalmente ringrazio tutte le mamme che mi hanno dato fiducia e supporto nella realizzazione di questi quadri. E che dire, ci vediamo in prima elementare!

venerdì 19 giugno 2015

Evasione del venerdì : Sarah Harvey

Altro giro, altra corsa... o forse dovrei dire altro tuffo! Oggi è venerdì e come promesso vorrei farvi conoscere un pò alla volta i "pittori dell'acqua" che io stessa sto scoprendo con mia grande gioia, sorpresa e... ispirazione!

Oggi è il suo turno, Sarah Harvey. 

Una ragazzina dell' 81, inglese di nascita anagrafica, fiorentina di rinascita artistica. 

Per me,  una fuoriclasse. Nelle sue tele a prima vista si leggono freschezza, leggerezza, benessere e spontaneità. Andando più a fondo emergono insicurezza, fantasia, richiami sessuali e fragilità. 

Di lei amo l'indiscutibile perizia tecnica, la precisione delle pennellate, le dimensioni enormi delle sue tele e la sua capacità, come accennavo sopra, di attribuire al suo linguaggio pittorico un significato a "strati " che può variare a seconda della predisposizione dell'osservatore.

Una curiosità: quasi tutti i suoi dipinti sono autoritratti!

Questo è il suo studio nell'East London...




E questa una piccola selezione di suoi dipinti...

Mermaid 2006 - olio su tela -  146x161cm

Falling Pleasure
Falling pleasure  2010  - olio su lino - 151x134cm

Cubist waters 2011 - olio su lino - 115x169 
Emerald lagoon 2013 - olio su lino- 115x168cm

Se volete saperne di più visitate il suo sito qui , ne vale la pena!

martedì 9 giugno 2015

Evasione del venerdì... di martedì: Samantha French


Potete considerarla una partenza intelligente per arrivare preparata al prossimo venerdì, ma in realtà è solo un ritardo colossale perchè avrei voluto scrivere questo post quattro giorni fa. Ma ad ogni modo... chissenefrega!
Tanto con questo caldo ogni minuto è buono per scappare con la testa da qualsiasi parte e mi sembrava il minimo traghettarvi là dove si trova un pò di refrigerio. Vi voglio proprio portare alla scoperta di una serie di pittori e pittrici che esplorano le vie infinite dell'acqua.

L'acqua come elemento naturale, l'acqua come colore dai mille colori, l'acqua come movimento infinito, l'acqua come libera forma. L'acqua come sospiro dei sensi nell'afa del caldo che fa.
Iniziamo da lei. Samantha French.

Originaria del Minnesota, terra di laghi generosi e di grandi rigeneranti ammolli...
Nella sua biografia spiega il suo rapporto con l'acqua come un gancio che la riporta nel suo passato di bambina e nella sua terra di estati e bagni.

Intato la ammiro tantissimo. Forse ne sono addirittura un pò invidiosa (ma certe volte una sana invidia è uno stimolo a fare meglio. O no?!). Per questi motivi:
1.Per la sua produttività esagerata, una quantità infinita di tele di dimensioni enormi. Tutte vendute.
2.Per aver trovato un filone e una filosofia a quanto pare inesauribile, ma non si sarà ancora stufata di dipingere piscine?
3. Per avere uno studio in centro a Brooklin, NYC, ma per questo magari la invidiate un pò anche voi...

Io adoro i suoi lavori per la tecnica ineccepibile, per le grandi, grandissime dimensioni e per la non-definizione del tratto. I soggetti poi, mi fanno venire letteralmente voglia di tuffarmi nei suoi quadri, a voi no?

2015_twogirls_com.jpg
Two - 2015 - olio su tela 101,6cmx152,4cm
2015_lassig_surface1.jpg
2015 olio su tela 142,24cm x 152,4cm
2014_kbb.jpg
2014 Surfacing olio su tela 111,76cm x 127cm
Se volete saperne di più potete vedere il suo sito qui e la sua pagina fb qui