A Leonardo (che ha quattro anni, anzi quattroemezzomaquasicinque) piacciono le macchine. Gli sono sempre piaciute: a due anni per convincerlo a fare a meno del pannolino abbiamo dovuto comprargli Quattroruote in edicola, così poteva sedersi come i grandi sul wc. A due anni e mezzo quando a spasso con gli amichetti passavamo per una strada trafficata, mentre tutti gridavano "brum brum" lui con gli occhi che brillavano le invocava per nome: "Audi" "Dienvu'" (su questo dobbiamo ancora lavorarci..) "Panda-nuova", "Panda-vecchia", "Maserati", "cinquecento" e così via. Al Giovedì Grasso tra cavalli, costumi, arance volanti e un drone che ci volava sopra la testa, lui , noncurante, dava le spalle al mondo perchè doveva guardare l'Alfa della polizia con la pantera disegnata sopra. Ecco, per farvi capire il personaggio.
E' una passione tutta sua perchè nessuno in famiglia si interessa più di tanto all'argomento, noi possiamo solo guardarla crescere in lui e farci contagiare dal suo entusiasmo. E certo, perchè io mi sono fatta contagiare. Ho imparato anche il nome di qualche modello, cosa credete... ma mentre lui nelle macchine ci vede potenza, velocità e rumore, io ci vedo riflessi, cromature, linee sinuose, sfumature morbide. E quale poteva essere il risultato dell'equazione?
Leo's Company olio su tela 60x100cm |
Oh Irene, che bello quando una mamma non solo insegna ma sa che dal suo bimbo c'è anche tanto da imparare :-) Il tuo cucciolo è fortunato !
RispondiEliminai bambini, tutti i bambini, sono i migliori maestri, sempre! Con loro dobbiamo per forza metterci in gioco, rivedere le nostre posizioni e le nostre idee, a costo di essere incoerenti, pasticcioni, infantili. Menomale! buona giornata e grazie per il bellissimo commento.
RispondiElimina